Con grande gioia abbiamo partecipato al XI convegno delle AVO della Puglia che si è tenuto il 3 ottobre 2015 presso l’Hotel Majesty a Bari. Come ha sottolineato la Presidente del consiglio regionale Valentina Bellin, «Questi incontri rafforzano la nostra motivazione iniziale oltre a rappresentare momenti di formazione».
Durante la prima parte del convegno, a cui è stato dato il nome “Lo sguardo dell’AVO“, sono intervenuti il Presidente della Federavo Claudio Lodoli, il vescovo della diocesi di Cassano Ionico e fondatore dell’Opera Santi Medici S.E. Mons. Francesco Savino e il medico geriatria presso l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti Franco Mastroianni.
Il Presidente Claudio Lodoli ha sottolineato l’importanza dello sguardo durante l’attività del volontario, utile a vedere, guardare, osservare, ed importante nel rapporto volontario-ammalato per creare relazioni di reciprocità.
«Il volontario deve assicurare calore umano, dialogo e aiuto per lottare contro la sofferenza, l’isolamento e la noia dell’ammalato». Infine il Presidente ha chiarito in cosa consista quello che lui ha definito “Lo strabismo dell’AVO“:
«Abbiamo bisogno di capitale umano, volontari solidamente formati. Per questo dobbiamo uscire dall’ospedale e far conoscere l’AVO: avere uno sguardo divergente, mantenendo la consueta discrezione che ha sempre caratterizzato la nostra Associazione».
S.E. Mons. Francesco Savino ha evidenziato la necessità di mantenere un “Cuore in uscita“: «Il volto dell’AVO è un VOLTO RIVOLTO: una esperienza di vicinanza all’ammalato. E dobbiamo accettare una sfida culturale continua di uscita dall’io al tu, dall’identità all’alterità». Questa è la soluzione ai mali dell’età contemporanea, stigmatizzati dai letterati (Pirandello, Sartre) e dai filosofi (Nietzsche, Baumann) già nel corso del secolo scorso e, più recentemente, da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato sii”.
«Viviamo con una sorta di Alzheimer culturale dell’uomo che ha dimenticato di camminare su una lastra di ghiaccio verso l’abisso. In questo contesto lo sguardo è toccata e fuga, diventa una maschera pirandelliana! Lo sguardo dell’AVO è fondamentale, dunque, in questo processo di riumanizzazione della condizione dell’ammalato. Occorre un nuovo Umanesimo che ponga fine al disastro antropologico, ecologico e sociale, indicato nell’enciclica papale».
Franco Mastroianni, medico geriatria presso l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, ha fornito dati molto interessanti riguardo la popolazione in età geriatrica italiana (fonte ISTAT). Gli italiani sono, insieme ai giapponesi, i più longevi al mondo. La longevità, però, è cresciuta contestualmente all’incremento dei tassi di disabilità e commorbilità. «Bisogna eliminare la cultura del NON TOCCA A ME e rivolgere particolare attenzione (lo sguardo dell’AVO) al paziente geriatrico in cui coesistono frequentemente disabilità e commorbilità».
Durante la seconda parte dell’incontro, i membri del consiglio dell’AVO regionale della Puglia hanno focalizzato il dibattito sulla realtà territoriale, evidenziando risultati e obiettivi della rete associativa.
Infine ci è stata regalata una grande sorpresa! Infatti, il consiglio regionale ha annunciato che la nostra sezione si è classificata seconda al concorso DonAVO per la gestione della biblioteca nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Corato. Ha ritirato il riconoscimento una delegazione della nostra AVO Giovani.